Attenzione alle polizze assicurative che odorano di truffa. 

Buona parte dei documenti che abbiamo in casa (bolletta, ricevuta o quietanza che sia) ha un tempo di conservazione minimo entro il quale l’autorità di riferimento può richiederle al consumatore come giustificativo delle spese. 

Le fake news o “bufale” stanno invadendo la rete, in particolare i social media quali Facebook, Twitter e simili. Le notizie false stanno diventando un problema, in quanto modificano in modo “fraudolento” l’opinione su fatti e situazioni di interesse, anche molto delicato e particolare, del cittadino.

Torniamo come Adoc su un argomento, quale quello della sicurezza stradale che abbiamo già affrontato nei mesi scorsi sull’aumento degli incidenti, soprattutto per quelli dovuti alle distrazioni alla guida ed all’uso improprio del cellulare. 

I consumatori hanno sempre più fiducia nel commercio elettronico. E sempre più spesso fanno acquisti online transfrontalieri, anche se devono ancora scontrarsi con difficoltà quando comprano da venditori di altri paesi.